L'ART DE LA GUERRE
TORNEO DI AREZZO 06.03.2016
Domenica 6 marzo 2016, si è svolto presso il negozio Fumettopoli di Arezzo, un torneo informale con il regolamento per il periodo antico e medioevale “L’Art de la Guerre”. Al torneo hanno partecipato otto giocatori provenienti da Arezzo, La Spezia e Roma. Il torneo non era competitivo, anche se un vincitore c’è stato, ma si è trattato di un’occasione per provare il nuovo regolamento e confrontarsi sui vari aspetti delle regole.
Le partite sono state giocate con eserciti a 100 punti, su campi da 80x60 cm.. A questo livello il gioco è, per certi aspetti simile al D.B.A., con eserciti formati da 9-12 basette al comando di un solo generale; anche l’imbasettamento è simile e si possono usare le stesse basette.
L’Art de la Guerre pur essendo un regolamento più complesso rispetto al D:B:A., è sufficientemente semplice da poter essere agevolmente imparato nei suoi aspetti fondamentali, dopo tre o quattro partite. Si tratta di un regolamento che ha una maggiore storicità sia nel movimento che nei combattimenti, dove ogni unità può fare quello che la sua controparte storica era effettivamente capace di fare nella realtà. Ad esempio le truppe leggere (fanteria e cavalleria) possono solo essere utilizzate per compiere azioni di disturbo e indebolimento del nemico o al massimo di accerchiamento e appoggio alle proprie truppe più pesanti, ma non possono affrontare un combattimento diretto contro unità più pesanti perché, come nella realtà, sarebbero distrutte.
Tutte le truppe che nella realtà avevano capacità di tiro, come ad esempio molte cavallerie medie e pesanti orientali, possono tirare anche nel gioco. Ovviamente truppe pesanti, come gli Knight medioevali sia montati che appiedati restano avversari formidabili, ma non imbattibili. Le falangi di picchieri risultano essere dei forti avversari se affrontate frontalmente, ma sono molto più deboli se attaccate su un fianco.
Infine gli elefanti quando sono eliminati dal gioco possono fuggire, con le immaginabili conseguenze disastrose per chi si trovasse sul loro cammino, non solo verso il retro del proprio schieramento, ma c’è la possibilità che possano investire le truppe che hanno di fronte o sul proprio fianco.
Partite a 100 punti risentono di una certa influenza ai tiri di dado fortunati, mentre le partite a 200 punti con un numero di basette maggiore e la suddivisione dell’esercito in tre comandi, disposti su un campo di 120x80 cm. consentono una maggiore flessibilità tattica che compensa eventuali tiri fortunati del dado.
In conclusione l’Art de la Guerre, si è rivelato un bel regolamento che merita di essere approfondito e portato avanti.
L'Art de la Guerre è un regolamento francese, giunto adesso alla terza edizione, tradotto anche in inglese e ben supportato in internet, con un sito dal quale si accede al forum, che ha una sezione anche in lingua italiana.