OPERAZIONE FLAX

 

L’Associazione Ludica Apuana ha organizzato il consueto evento invernale di Wing of Glory, il 15 gennaio 2016 presso lo Sporting Club “Le Pinete” a Poveromo – Marina di Massa.

 

L'evento, che ha visto una numerosa partecipazione di giocatori, consisteva in una campagna su tre scenari ambientata sul fronte Mediterraneo nel 1942

 

 

 

Come sempre si è trattato di una piacevole manifestazione, divertente e che ha lasciato i partecipanti molto soddisfatti.

 

I numerosi giocatori partecipanti alla campagna.
I numerosi giocatori partecipanti alla campagna.

Intercettazione a largo di Tunisi (5 aprile 1942)

 

Una formazione di P-38 inviata di pattuglia sulla direttrice Tunisi-Biserta intercetta un grosso convoglio di una sessantina di Ju 52 scortato a distanza da una trentina fra Me 109,e Fw190,che cooperavano con caccia italiani alla protezione di un convoglio navale.

 

I piloti dei caccia pesanti americani rivendicano l'abbattimento di almeno trenta aerei, fra trasporti e caccia di scorta, anche se le loro vittorie rivendicate sembrano essere esagerate.

 

 

 

Gli Alleati si sono subito gettati all’attacco degli Junkers Ju-52 tedeschi e del SM.82 italiano, utilizzando anche i cacciabombardieri Curtiss P-40, nel tentativo di abbatterne il più possibile. Questo ha lasciato ai soli aerosiluranti il compito di attaccare, con scarsi risultati, il convoglio navale italiano.

 

Pertanto i cacciabombardieri hanno ritardato il loro attacco, con la conseguenza di riuscire ad affondare solo un mercantile su tre.

 

Dei trasporti aerei uno Ju-52 ed il SM.82 erano abbattuti e uno riusciva a raggiungere indenne la Tunisia. Un altro Ju-52 sebbene attaccato ripetutamente da un P-38 ed un P-40 ed abbattuto per le conseguenze di un incendio a bordo, riusciva a compiere un atterraggio di fortuna sulla spiaggia, salvando così il prezioso carico trasportato che veniva così recuperato dalle truppe dell’Asse.

 

Bombardamento di Castelvetrano (13 aprile 1942)

 

Da questo aeroporto, in provincia di Trapani, partivano i SM.82 diretti in Tunisia.

 

 

 

Una forte formazione di bombardieri e cacciabombardieri Alleati (5 B-25, 1B-17, 3 P-40, 1 Beaufighter) ha attaccato le installazioni aeroportuali e gli aerei presenti sulla pista. Per contrastarli l’Asse faceva alzare in volo tutti gli aerei disponibili (2 Mc 202, 1 Me 109, 3 D.250, 2 Cr.42) che attaccavano efficacemente gli incursori.

 

Buona prova hanno dato i Dewoitine D.250 di preda bellica francese, uno di loro abbatteva in collaborazione con il Me 109 tedesco, un B-25.

 

A dispetto della forza impegnata dagli Alleati, i danni ricevuti dalle strutture aeroportuali non erano eccessivamente catastrofici.

 

Massacro della Domenica delle Palme (18 aprile 1942)

 

Nel pomeriggio del 18 aprile oltre 60 ju52 scarichi dopo una riuscita missione di trasporto al mattino, si radunano scortati per riattraversare il canale di Sicilia quando vengono intercettati da quattro squadroni di Kittyhawk protetti in quota da numerosi Spitfire.

 

Mentre questi impegnano la scorta, i P-40 si avventano sugli indifesi Ju 52 operando una vera mattanza. Il risultato effettivo, esagerato oltre misura secondo le consuetudini della propaganda, è l'abbattimento di una cinquantina di aerei fra trasporti e caccia di scorta.

 

 

 

Gli aerei Alleati riuscivano ad abbattere 5 dei 6 Junkers Ju-52, grazie anche all’assenza della maggior parte dei caccia di scorta tedeschi, che hanno impegnato gli Spitfire in una zona del campo di battaglia ben lontana dagli aerei da trasporto.

 

La conclusione della campagna

 

L'ostinazione dell'Asse a rifornire le armate quasi ormai circondate in Tunisia aveva più motivazioni politiche che strategiche, ma doveva anche dimostrare alle truppe sul campo che non erano state abbandonate. In realtà la resistenza italo-tedesca, forse inconsapevolmente, ritardò l'apertura dell'agognato (da Stalin) secondo fronte europeo.

 

Gli anglo-americani dovevano attaccare tutti i bersagli che potevano avere valore come rifornimento per l'asse, cioè tutti i depositi o i vettori (aerei o navi) utilizzati allo scopo.

 

L'Asse doveva cercare non tanto di abbattere aerei avversari, peraltro abbondantissimi, ma di proteggere i suoi.

 

Nei 3 rounds, erano disponibili 590 punti rifornimento:

 

• Se l'Asse salva almeno 400 punti ha vinto strategicamente lo scenario

 

• se ne salva tra 399 e 295 lo ha pareggiato

 

• se ne salva meno di 295 lo ha perso

  

L’Asse ha salvato 330 punti rifornimento, pertanto la campagna si è conclusa con un pareggio.

 

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